In virtù dell’emergenza pandemica il Congresso Annuale SiPNEI è stato posticipato al 2021. Per tutti gli iscritti è stato comunque organizzato un pre-congresso online che si è rivelato molto interessante, utile e propositivo.

Il 17-18 ottobre 2020 si è tenuto quindi questo evento online che -incentrato sul tema AMBIENTE E PSICHE AL TEMPO DI COVID19 – ha raccolto trasversalmente diversi esponenti del mondo sanitario, universitario e della ricerca ed ha visto la partecipazione di centinaia di addetti ai lavori come audience.

I relatori hanno saputo analizzare le diverse sfaccettature della situazione politica, sanitaria ed ecomonica che sottostà alle difficoltà di comprensione della complessità del fenomeno, alle latenze di azione e reazione, nonché alla mancanza di prevenzione della pandemia da SarsCOV2.

Molti i piani di lettura di una visione che rifiuta il riduzionismo a favore di una visione sistemica dell’essere umano nell’ambiente al tempo del virus che ha trovato strada facile nella colonizzazione di un nuovo ospite indebolito da inquinamento, stress, malnutrizione, sedentarietà, errati stili di vita, patologie pregresse, spesso privo di rete sociale ed ammortizzatori, in un contesto territoriale devastato dalle politiche del mercato della salute dove quest’ultima è stata ridotta da bene primario a prodotto.

Un paradigma altro quello proposto dalla SiPNEI che avanza critiche costruttive con cognizione di causa a partire dalle evidenze scientifiche nonché dalla preziosa esperienza di Wuhan, dove hanno saputo integrare le più innovative risorse tecnologiche e farmacologiche con la medicina tradizionale cinese di cui ormai molte “apparenti stregonerie” hanno trovato spiegazioni logiche e validate anche sotto la lente dei modelli occidentali di sperimentazione e verifica di efficacia.

Solo dall’analisi critica più profonda della nostra società, a partire dai suoi valori e significati più antichi che hanno portato al dualismo mente-corpo ed alla conseguente impossibilità di occuparci in modo adeguato ed organico del mantenimento e perseguimento dell’allostasi e della cura dell’integrità dell’essere umano, nonché della strutturazione socio-sanitaria e politico-economica che ne è conseguita con grave danno per il sistema di cura e prevenzione, è possibile ritrovare il bandolo della matassa e ragionare su come affrontare oggi questa pandemia, prevenendo al contempo le conseguenze organiche, psico-emotive, socio-lavorative più gravose per il medio e lungo termine.

E’ così che importanti contributi scientifici si sono susseguiti senza mezzi termini né sconti verso chi ha smantellato prima, chi ha abusato poi e chi continua a minare il sistema nella sua integrità: una scansione dettagliata del presente ed una previsione del futuro per delineare strategie concrete che -agite oggi- potrebbero evitare gli scenari peggiori.

Molti i nomi tra cui i dottori Capua, Cracolici, Gottardello ed i Prof. Bologna, Lazzari e Bottaccioli che hanno contribuito e proposto strategie concrete coerenti con un approccio sistemico alla complessità della natura di cui siamo parte come homo sapiens e dove l’elemento ambiante non può essere ignorato.

Gli Stili di Vita intesi come consapevolezza di sé e del contesto nel qui ed ora sono la chiave di lettura: alimentazione, movimento, ritmi circadiani, gestione dello stress, mantenimento delle relazioni e reti sociali sono i cardini di questo approccio che propone di supportare la popolazione tutta, ciascuno per la propria condizione ed il proprio stato di salute psico-fisica.

Come stress mal gestito, malnutrizione, sedentarietà, scarso riposo quali-qantitativo e povere relazioni sociali  promuovono abbassamento delle difese e quella infiammazione sistemica subdola da cui derivano molte patologie croniche e disfunzioni pluri-organiche e multisistemiche, al contrario alimentazione sana e corretta abbinata a movimento quotidiano, socializzazione adeguata alla situazione contingente e gestione dell’ansia e della paura sono promotori di un innalzamento delle difese immunitarie. Tale innalzamento in quanto tale non impedirà al virus di colonizzare il sistema in caso di contatto con il soggetto, tuttavia gli renderà la vita più complessa e ridurrà gli effetti negativi della malattia, rendendola meno invalidante, meno letale e meno persistente, con conseguenti minori cicatrici in un futuro prossimo di cui oggi non siamo ancora in grado di prevedere gli effetti sanitari ed economici.

Se per i soggetti sani (negativi) potrebbe bastare questo approccio, per quelli positivi asintomatici sono necessarie integrazioni precoci con probiotici, integratori, agopuntura, movimento e supporto psicologico adeguati al caso. Allo stesso modo, sintomatici e paucisintomatici necessitano di cure farmacologiche associate ai suddetti approcci di provata efficacia, come i casi gravi di assistenza ospedaliera appropriata e puntuale. Domiciliarizzazione e ospedalizzazione vanno dosate con strategie specifiche così come i farmaci e tutti gli altri supporti, a partire da una conoscenza profonda e condivisa di un sapere medico che mantenga una visione d’insieme del sistema uomo-ambiente e soggetto-SSN, con logiche trasparenti ed etiche integre.

Questo il programma del Congresso nel dettaglio

Qui la relazione introduttiva della Dott.ssa Ilaria Capua

Qui la conclusione magistrale del Prof Bottaccioli

Qui “il libro degli abstract del Congresso

In seguito alle dense giornate scientifiche del pre-congresso dedicate alla pandemia da SARS-CoV-2 realizzate online nei giorni 17-18 ottobre 2020, il Consiglio direttivo nazionale della Società Italiana di Psiconeuroendocrinoimmunologia, congiuntamente al Comitato scientifico del IV Congresso nazionale SIPNEI, hanno deliberato un documento di denuncia e proposta concreta di approccio sanitario sistemico, inetgrato ed evidence based alla pandemia.
Con esso l’invito a tutti i soci SIPNEI e le persone che condividono le linee di fondo ed il paradigma di base presentate nel relativo testo a diffonderlo, organizzando momenti di confronto (telematico) tra operatori e istituzioni sanitarie e politiche perché mai come ora c’è bisogno di un polo attivo e propositivo di razionalità scientifica che promuova la costruzione della strada dell’innovazione, del cambiamento profondo della cultura e dei servizi di cura a a partire da basi validate. 

Qui il comunicato ufficiale in formato integrale del Direttivo Nazionale SiPNEI con informazioni dettagliate, spiegazioni approfondite e appello di responsabilizzazione ai sanitari e preghiera di condivisione a tutti in forma capillare.