Il dolore localizzato sull’epicondilo laterale del gomito associato a deficit di forza e funzionale, detta anche volgarmente gomito del tennista o tecnicamente epicondil-ite, è una disfunzione neuro-muscolo-scheletrica a carico della componente tendinea dei muscoli estensore radiale breve del carpo e estensore comune delle dita. Alla luce degli ultimi studi citologici le terminologie più appropriate in sostituzione del suffissi -ite parrebbero essere quella di epicondilalgia laterale, tendinopatia laterale o tendin-osi. Da diversi studi infatti emerge che si tratterebbe di un’alterazione morfologica del tessuto tendineo in assenza di cellule infiammatorie: si tratterebbe quindi di modificazioni di carattere neurogenico (vista la presenza di mediatori chimici del dolore come sostanza P e calcitonina causati da alterazione degli input afferenziali), strutturale (vista la presenza di fibre necrotiche e alta percentuale di fibre a contrazione rapida) e vascolare (neovascolarizzazione reattiva). Da un punto di vista riabilitativo, molte sono le revisioni pubblicate che indagano trattamenti a polso, gomito, cervicale e torace ma nessuna ha individuato un trattamento ideale univoco più appropriato rispetto ad altri. Diversi studi hanno indagato la prevalenza dei disturbi del rachide cervicale e dorsale nei soggetti con tendinopatia laterale e l’effetto di manipolazioni e mobilizzazioni di questi distretti su deficit di forza e funzionale: il trattamento di questi distretti parrebbe ridurre il dolore e l’inibizione del reclutamento delle fibre motorie, con conseguente recupero della forza e della funzionalità. Questo potrebbe essere attribuito a nuovi output neuromotori causati dai differenti input afferenti. Ad oggi la tecnica manuale MWM praticata dal terapista e ripresa come esercizio terapeutico in auto-trattamento integrando la regione cervico-dorsale ed i distretti gomito e polso, sembrerebbe quella più efficace per ridurre il dolore. Importante ricordare che la modulazione del dolore può aprire le porte ad ulteriori opzioni di trattamento ed esercizi che altrimenti non sarebbero possibili, ripristinando di conseguenza la complessità funzionale dell’intero arto superiore, tramite la varietà dei pattern motori fisiologici e la stimolazione della rappresentazione corticale dell’intero distretto funzionale torace-mano.

Vicenzino B, Cleland JA, Bisset L.
Joint manipulation in the management of lateral epicondylalgia: a clinical commentary.
J Man Manip Ther. 2007;15(1):50-6.
Free PMC Article: http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC2565595/