Questa emergenza ci richiede un cambiamento importante, non tanto perché le rinunce siano insostenibili, quanto per l’attenzione elevata e costante che ci richiede durante tutto il giorno.
E’ necessaria la modifica di piccole azioni quotidiane di cui spesso non siamo consapevoli, come il saluto, la distanza sociale, il contatto fisico con persone ed oggetti, la gestualità delle piccole cose ripetuta molte volte al giorno.
E’ evidente che ciascuno di noi deve fare la propria parte con responsabilità, pazienza e attenzione, ma diventa importante anche sensibilizzare gli altri a fare altrettanto, per non vanificare i nostri sforzi perché la salute di ciascuno di noi è anche nell’igiene delle mani degli altri.
E’ importante ricordare a tutti di lavarsi le mani spesso, soprattutto dopo essere stati in bagno, in luoghi e mezzi pubblici (bar, negozi, supermercati, stazioni, autobus, taxi) a contatto con oggetti toccati da altri (maniglie, interruttori, bicchieri, bottiglie, contenitori tipo quello del sale e del pepe, banconi dei negozi, distributore bancomat, banconote, carte di credito, biglietti da visita) o in spazi della cui igiene non possiamo essere certi.
Esiste una procedura sanitaria per detergere le mani in modo più efficace che viene utilizzata dai sanitari ma che può facilmente essere appresa e adottata da chiunque, sia con acqua e sapone (60”), sia con i disinfettanti per le mani (30”).
Qui un OPUSCOLO del Ministero della Salute che spiega modalità e tempistiche precise.
Esiste un modo per farlo con il sorriso sulle labbra, come accade in questo video girato dai colleghi della Fondazione Giglio, ai quali va tutta la mia stima.
Immagine di copertina ed altre informazioni su:
http://www.igienedellemani.it/