Riabilitazione Colonna - Rieducazione Posturale - Gestione Carichi - Ergonomia
Intro
La riabilitazione della colonna è un ambito della fisioterapia che si occupa delle disfunzioni della colonna, delle tecniche di valutazione funzionale e del trattamento tramite terapia manuale, esercizio terapeutico e rieducazione funzionale specifica, della postura e del gesto quotidiano, lavorativo o sportivo.
Il dolore a carico della colonna (cervicale, dorsale, lombare, sacro-iliaca) può derivare da: traumi per caduta, sportivi, auto/motociclistici; movimentazione errata o inadeguata dei carichi; infortuni sul lavoro; sovraccarico da posture statiche prolungate (al pc, in auto, dietro una scrivania o al banco di scuola); overuse per movimenti ripetuti nel tempo (sul lavoro, durante hobby o sport).
La percentuale di persone affette da cervicalgia o lombalgia nelle società occidentali è in costante aumento, con costi sanitari sempre crescenti. Il dolore “cronico” lombare può essere considerato una piaga sociale, come anche il recidivare di cervicalgie associate a mal di testa tensivo: entrambe infatti riducono drasticamente la qualità di vita e la capacità produttiva di un lavoratore, influenzando umore, relazioni umane e partecipazione sociale. Queste problematiche vengono spesso sottovalutate all’esordio ed individuate come “quadro clinico di cui occuparsi” in stadio troppo avanzato. Questo ritardo nell’individuazione e nella gestione del problema consente l’istaurarsi di compensi posturali difficili da correggere e lo sviluppo di comportamenti psico-attitudinali negativi, che rendono la riabilitazione più lunga e complessa, talvolta anche non possibile. Inoltre, nel frattempo, si rinforzano spesso teorie e credenze scorrette che promuovono la migrazione sanitaria e lasciano spazio ad abusi di professione inefficaci, costosi e frustranti. In parallelo possono istaurarsi alterazioni della modulazione chimica del dolore, aumentando così l’utilizzo (spesso autogestito) di farmaci che “silenziano” solo i sintomi ma non risolvono il problema alla radice, e dei quali si misconoscono e sottovalutano gli importanti effetti collaterali a lungo termine. Per questi motivi ricerca e protocolli di prevenzione dovrebbero essere un obiettivo primario da perseguire. In collaborazione con ortopedici, fisiatri, neurologi e neurochirurghi, il terapista manuale può gestire queste problematiche quando legate a disfunzioni neuro-muscolo-scheletriche.
La cervicale è costituita dalle prime 7 vertebre cervicali che permettono tutti i movimenti della testa sul collo e del collo sul torace. Dalla zona cervicale fuoriescono bilateralmente 8 coppie di radici che vanno principalmente agli arti superiori, permettendo sensibilità e movimento.
Il dolore cervicale può essere di vari tipi, derivare da diverse problematiche ed inserirsi in un quadro clinico caratterizzato da segni e disfunzioni differenti.
La disfunzione a carico della colonna cervicale può essere associata ad irradiazioni agli arti superiori con o senza deficit sensitivo e/o perdita di forza. Inoltre può provocare mal di testa tensivo con o senza nausea e vomito.
Fondamentale l’esclusione di controindicazioni e l’individuazione di cautele al trattamento in collaborazione con ortopedico, neurologo o neurochirurgo.
La fisioterapia è nella maggior parte dei casi conservativa ma può essere anche pre e post-chirurgica (es. gravi instabilità articolari): in ogni caso mira al ripristino della funzione, con tempistiche ed obiettivi differenti a seconda della situazione specifica. La terapia manuale mira alla valutazione funzionale ed alla pianificazione di un programma individualizzato per la gestione del dolore, la risoluzione dello stato infiammatorio, il recupero di articolarità, propriocettiva e controllo motorio, al fine di ristabilite il giusto equilibrio tra stabilità, mobilità, forza e velocità. Compito della terapia manuale, attraverso l’esercizio terapeutico e l’esposizione graduale ai carichi, è quello di restituire autonomia e funzione nelle differenti attività di vita quotidiane, lavorative e sportive.
La zona dorsale è costituita da 12 vertebre toraciche che si articolano con 12 costole ed indirettamente con sterno, clavicola e scapole. Questa zona è caratterizzata dalla fuoriuscita di radici nervose che, bilaterali, innervano tutta la zona toracica, anteriore e posteriore. Si tratta della porzione meno mobile della colonna, soggetta a traumi da contusione piuttosto che sportivi da contatto o da overuse che richiedano rotazioni importanti e ripetute (es: golf, baseball, tennis, kayak, etc).
Fondamentale l’esclusione di controindicazioni e l’individuazione di cautele al trattamento in collaborazione con ortopedico, neurologo o neurochirurgo.
Quando in disfunzione può provocare dolore locale o irradiato al torace, alle braccia, al petto, spesso caratterizzato da trafitture che impediscono la respirazione profonda. Nella maggior parte delle disfunzioni la mobilità è ridotta; rari i casi di iper-mobilità. Può trattarsi di problemi muscolari, articolari o a carico di nervi periferici irritati per stiramento o compressione.
La fisioterapia è prettamente conservativa, salvo rari casi di stabilizzazione di fratture in cui può essere anche post-chirurgica o post immobilizzazione con gesso o busto: in ogni caso mira al ripristino della funzione, con tempistiche ed obiettivi differenti a seconda della situazione specifica. La terapia manuale mira alla valutazione funzionale ed alla pianificazione di un programma individualizzato per la gestione del dolore, la risoluzione dello stato infiammatorio, il recupero di articolarità, propriocettiva e controllo motorio, al fine di ristabilite il giusto equilibrio tra stabilità, mobilità, forza e velocità. Compito della terapia manuale, attraverso l’esercizio terapeutico e l’esposizione graduale ai carichi, è quello di restituire autonomia e funzione nelle differenti attività di vita quotidiane, lavorative e sportive.
La zona lombare è costituita da 5 vertebre che si articolano con la toracica sopra ed il sacro sotto. Si tratta di un’area che assorbe importanti carichi e necessita al contempo di mobilità e stabilità per potere assolvere alle richieste funzionali della vita quotidiana come il cammino o sportive come la corsa. A questo livello fuoriescono radici nervose bilaterali che innervano prevalentemente gli arti inferiori e parte dell’addome.
Il dolore lombare può essere di vari tipi, derivare da diverse problematiche ed inserirsi in un quadro clinico caratterizzato da segni e disfunzioni differenti.
La disfunzione a carico della colonna lombare può essere accompagnata da irradiazioni a carico degli arti inferiori con o senza deficit sensitivo, perdita di forza ed alterazione della deambulazione.
Fondamentali l’esclusione di controindicazioni e l’individuazione di cautele al trattamento, in collaborazione con ortopedico, neurologo o neurochirurgo.
La fisioterapia può essere conservativa, pre e post-chirurgica: sono decisamente in calo gli interventi, anche se ancora di gran lunga più praticati rispetto a quelli delle zone sovrastanti (dorsale e cervicale). In ogni caso essa mira al ripristino della funzione, con tempistiche ed obiettivi differenti a seconda della situazione specifica. La terapia manuale mira alla valutazione funzionale ed alla pianificazione di un programma individualizzato per la gestione del dolore, la risoluzione dello stato infiammatorio, il recupero di articolarità, propriocettiva e controllo motorio, al fine di ristabilire il giusto equilibrio tra stabilità, mobilità, forza e velocità. Compito della terapia manuale, attraverso l’esercizio terapeutico e l’esposizione graduale ai carichi, è quello di restituire autonomia e funzione nelle differenti attività di vita quotidiane, lavorative e sportive.
L’articolazione sacro-iliaca mette in relazione l’osso sacro e l’osso iliaco e costituisce parte della pelvi. Si tratta di un’articolazione molto stabile che sopporta carichi elevati ed assorbe grandi stress meccanici in statica e dinamica. Per questo è supportata da un importante trama di legamenti intrinseci ed estrinseci ed è capace di due movimenti principali: la nutazione e la contro-nutazione. Questa area è caratterizzata dalla presenza di molte terminazioni nervose e da nervi periferici che innervano visceri, organi e la zona pelvica stessa.
Il dolore sacro-iliaco e pelvico può essere di vari tipi, derivare da diverse problematiche ed inserirsi in un quadro clinico caratterizzato da segni e disfunzioni differenti.
La disfunzione a carico dell’articolazione sacro-iliaca può essere accompagnata da irradiazioni alla zona lombare, all’anca alla parte superiore degli arti inferiori. Per questo può essere confusa con una problematica lombare o a carico dell’anca e necessita di una valutazione differenziale. Questa area può essere caratterizzata anche da un deficit della muscolatura profonda addominale e pelvica causando instabilità funzionale lombare, incontinenza urinaria o fecale da ipotono; più rare le disfunzioni da ipertono.
Fondamentali l’esclusione di controindicazioni e l’individuazione di cautele al trattamento, in collaborazione con ortopedico e neurologo.
La fisioterapia può essere conservativa, raramente è post-chirurgica e mira al ripristino della funzione, con tempistiche ed obiettivi differenti a seconda della situazione specifica. La terapia manuale mira alla valutazione funzionale ed alla pianificazione di un programma individualizzato per la gestione del dolore, la risoluzione dello stato infiammatorio, il recupero della e tolleranza al carico, al fine di ristabilire il giusto equilibrio. Compito della terapia manuale, attraverso l’esercizio terapeutico e l’esposizione graduale ai carichi, è quello di restituire autonomia e funzione nelle differenti attività di vita quotidiane, lavorative e sportive.
Conservativo:
Cervicalgie e Cervicobrachialgie
Torcicollo e Torcicollo Congenito
Stiramento del Plesso Brachiale
Mal di Testa Tensivo
Dorsalgie e Dolore Intercostale
Lombalgie e Lombosciatalgie
Lombalgia Aspecifica
Deficit del “Core” (muscolatura profonda addominale; stabilizzatori)
Problemi Posturali
Deficit della Muscolatura del Pavimento Pelvico e Perineale
Gestione del Dolore Cronico
Sindrome del Piriforme
Disfunzione a Carico della Sacro Iliaca
Deficit della Performance Sportiva (runners, arrampicatori, golfisti, velisti etc)
Post-chirurgico:
Fratture Stabilizzate e Traumi Compleesi
Sportivo:
Diversi i traumi sportivi che possono coinvolgere la colonna, dalle lesioni articolari a quelle discali a quelle muscolo-tendinee, alle fratture. Compito del Fisioterapista intervenire prima possibile in modo appropriato, conservativo o post-chirurgico, per gestire l’iter in ogni sua fase al meglio e riportare il professionista al gesto atletico specifico, recuperando il meglio della performance grazie all’integrazione complessa del segmento nei sistemi di equilibrio, propriocettiva e controllo motorio globale, sino al ripristino del gesto funzionale completo, in termini di potenza, velocità e resistenza.
In ambito sportivo sono piuttosto frequenti i traumi alla colonna da impatto al suolo, contatto fisico con un altro giocatore o collisioni ad alta velocità o incidenti. Tuttavia non sono rare le disfunzioni da overuse (sovraccarico funzionale) a carico della colonna: la ripetitività del gesto non appropriatamente compensata può portare a lesioni, mancanza di controllo motorio, dolore che provocano una ridotta performance o un’impotenza funzionale. Compito del Fisioterapista è gestire queste problematiche quando istauratesi o prevenirle, per quanto possibile, lavorando fianco a fianco con allenatori, istruttori, insegnanti e maestri: in entrambe i casi, un’analisi approfondita del gesto motorio specifico e delle caratteristiche del giocatore, unitamente ad un programma specifico di allenamento bilanciato, permettono di ridurre il rischio di lesione o disfunzione e migliorare significativamente la prestazione atletica.
Pediatrico:
La terapia conservativa o pre e post-chirurgica può essere lunga, impegnativa e noiosa, soprattutto se il paziente è un bambino. Anche loro possono necessitare di un percorso fisioterapico specifico per recuperare o migliorare la postura per via di traumi o malformazioni congenite. In entrambe i casi vengono proposti esercizi sotto forma di gioco. La collaborazione della famiglia è fondamentale: per questo il terapista insegna ai genitori come gestire la situazione al meglio durante le diverse fasi riabilitative e propone loro giochi mirati agli obiettivi fisioterapici.
Per ciò che concerne il trattamento oltre ad avvalersi delle tecniche di terapia manuale, La terapia della colonna utilizza strumenti e terapie specifiche come:
– bendaggi per la gestione dell’edema
– taping neuromuscolare per il dolore, per la propriocettiva e l’attivazione muscolare
– elettrostimolazione per il dolore, il recupero motorio e funzionale, per i deficit da denervazione e sensitivi
– fibrolisi per il trattamento delle cicatrici
– idrokinesiterapia per i casi più gravi che necessitino di una prima fase in acqua
– rinforzo muscolatura profonda: trasverso dell’addome e pavimento pelvico
– rinforzo muscolare in ottica funzionale
– techniche di controllo motorio (rielaborazione funzionale di Yoga, Tai-Chi, Clinical Pilates)
– pedana interattiva
– propriocettiva
– rieducazione posturale e RPG
– autotrattamento e McKenzie
– esercizio terapeutico specifico
– controllo motorio e functional training
– informazione, educazione e gestione del dolore
– ergonomia e consulenza in ambito domiciliare e lavorativo
– riabilitazione equestre
Lo Studio Fisioterapico Viti offre un servizio specialistico nell’ambito della Terapia della Colonna, grazie a studi, approfondimenti, educazione continua e pratica clinica dal 1999 ad oggi, in collaborazione con diversi professionisti della salute in Italia ed all’estero.
Opera in ambito conservativo, pre e post-chirurgico.
Si occupa recupero funzionale in ambito sportivo ed offre consulenza ad arrampicatori, velisti, golfisti, tennisti, giocatori di baseball, ballerini, etc… Promuove percorsi di prevenzione tramite studio del gesto atletico individualizzato e percorsi di allenamento specifici.
Partecipa attivamente a diversi progetti in ambito del Climbing e del Golf, della Vela, della Danza (come ad esempi ballerini di compagnie di ballo, teatrali e circensi famosi sul panorama internazionale) e del Kayak.
Si occupa prevenzione, educazione e recupero funzionale in ambiti specifici come quello delle educatrici del nido in un progetto specifico, nato sul territorio bolognese in collaborazione con un’architetto che si occupa di arredo d’interni, un’educatrice ed una disegnatrice grafica.
Si occupa del dolore cronico nelle lombalgie e collabora con neurologi e fisiatri, nonché con alcuni clinic del progetto Spine Center, che mira alla risoluzione ed alla gestione del dolore.