Come scritto qualche giorno fa nel mio post dal titolo “l’igiene del corpo, dei luoghi e della mente: riflessioni in emergenza 2020″, non è facile gestire in modo adeguato questa situazione per tutti nuova, inaspettata e surreale ed essere all’altezza del ruolo che ricopriamo come cittadini e come sanitari, adottando misure adeguate e prendendo posizioni coerenti. Non è facile perché non siamo preparati ma anche perché è mancata una guida che indicasse la strada, mettendo in chiaro le priorità collettive rispetto a agli interessi individuali, senza lasciarli al buon senso dei singoli. Durante questa emergenza non sono infatti ancora state contemplate misure di sicurezza per i liberi professionisti (così come raramente vengono elaborate strategie di sostegno alle le partite iva), rafforzando la solitudine di una popolazione di invisibili che, seppur costituita da grandi numeri e capace di importanti contributi (diretti ed indiretti), pare non avere mai abbastanza voce. Mi auguravo, in quel post, una imminente divulgazione di direttive per tutelarci e tutelare ma anche per standardizzare i comportamenti e ridurre il fai date.

A livello Nazionale e Regionale questo non è ancora avvenuto, tuttavia il TSRM-PSTRP, in collaborazione con AIFI, oggi ha divulgato un comunicato di fondamentale importanza che, oltre a dare indicazioni concrete, sottolinea i valori etici che ci debbono guidare come cittadini e come professionisti della salute.

Per altre informazioni:

Come sanitari anche noi abbiamo bisogno di indicazioni chiare e di un accesso agevolato ai materiali come igienizzanti, mascherine, guanti, ormai irreperibili ovunque se non dai peggiori speculatori a prezzi insostenibili.